domenica 14 agosto 2022

ONERE e ONORE


Ho deciso di scrivere questa mia lettera a seguire, dopo aver letto un articolo recentemente pubblicato su Artribune dove veniva presentato l’ennesimo progetto di “riqualificazione urbana” nella città di Milano e nello specifico proprio in Via Padova, questa lettera è stata in primis indirizzata allo studio di architettura che gestisce questo progetto, ma ho anche deciso che al contempo dovesse essere resa pubblica perché è corretto sia fatto alla luce del Sole.

Questa Cultura non la si può trasmettere attraverso testi accademici convenzionali sbandierati da esperti d’arte urbana e galleristi street improvvisati, questa Cultura deve essere vissuta per poter essere tramandata e decodificata correttamente. Come dissi in passato il Comune di Milano con le sue istituzioni, l’architettura, il design, la moda e le aziende, dovrebbero fare più ricerca culturale prima di utilizzare lavori  di “writing-urban art a caso” finchè avrò fiato non smetterò mai di difendere e di raccontare alle nuove generazioni la sua storia, questa è una mia responsabilità ma è anche ciò che avrebbero voluto i miei maestri.

Egregi T12-lab,

 

il mio nome è Luca Massironi in arte FLYCAT, Vi scrivo in merito a quest'ultimo bando dedicato alla riqualificazione urbana sul territorio di Via Padova, Mi. di cui ho letto, l'altro giorno, nell'articolo apparso su Artribune.

 

Partendo dall'idea che possiate conoscere la mia storia artistica e del Movimento, di cui sono portavoce storico, mi piacerebbe poterVi incontrare presso i Vostri uffici o perché no nel mio studio di via Castel Morrone in Milano per trasmettervi le mie considerazioni ed osservazioni riguardo la storia del Movimento del Writing nel quartiere fin dai primi anni ‘80.

 

E’ dal 1984 che dipingo le "mie Lettere"!  da qui la declinazione "writer", da non confondersi mai con gli artisti che decidendo di utilizzare il media della bomboletta spray realizzano le loro opere decorative o che comunque non partecipano all' Evoluzione della Cultura Aerosol, come dichiarava PHASE 2.

 

Sono nato nel 1970, proprio al numero 2 di "questa" Via Padova, e Vi posso assicurare che da quel fiume immaginario che scorreva da Piazza Argentina fino a Crescenzago inoltrato, sono stati innumerevoli i corpi delle giovani vittime di droga che durante quegli anni vidi passare; anni in cui uscivo la notte per dipingere sulle pagine rotanti (cit: RammEllZee 1960-2010) trasmettendo la nostra Cultura Hip Hop giunta proprio in quegli anni in Italia e con essa l'arte del Writing che fecero innamorare quel ragazzino di 13 anni e da allora non l'ho mai tradita.

 

Fu così che proprio da quella linfa di negatività decisi di tramutare l'“ordinario in straordinario"!

 

Ora, non sono qui a discutere su eventuali errori nell'utilizzo di terminologie inappropriate e fuori contesto, ma, mi permetto di esporVi la mia filosofia ed il mio credo artistico sviluppato in quattro decadi di attività.

 

E’ senza dubbio cosa degna di lode che sia concessa la possibilità a studenti d’arte di poter esprimere la loro creatività in un contesto di ricostruzione urbana però non si può mistificare la storia di un Movimento che a oggi ha 50 anni di passato sulle proprie spalle.

 

Luoghi plasmati da Nomi che hanno letteralmente iscritto la propria identità e hanno fatto sì da renderla la più importante Rivoluzione nell’Arte del XX e XXI secolo!

 

Come accennavo, sono nato e vissuto in Via Padova sino al 2000; nel 1991 dopo aver affrontato diversi avvenimenti nella mia esistenza, decisi di fondare all’angolo tra Via Padova e Piazzale Loreto, proprio in corrispondenza con una delle entrate della Metropolitana Linea 1, e delle vetrine del Banco Ambrosiano, un punto di ritrovo per divulgare e tramandare la Cultura del Writing e Hip Hop più in generale, a quel nuovo pubblico che in quegli anni andava formandosi.

 

Lo chiamai “XI Blocco”. Da quell’avamposto passarono importantissimi maestri di quest’arte provenienti da New York e non solo, primo fra tutti “PHASE 2” il capo scuola indiscusso dell’Aerosol Culture: questo era ed è il significato di scambio culturale multietnico.

 

In quegli stessi anni e in quella stessa area riaffiorava l’ombra del cancro della droga come nei precedenti anni ’70 e ’80, ricordo benissimo di come gli spacciatori della zona cercavano di seminare paura per così ottenere pieno controllo della piazza, ma l’XI Blocco resistette sino alla fine dei ’90.

 

Noi creavamo Cultura, ci nutrivamo di Cultura, quell’angolo di marciapiede divenne come un’aula universitaria, l’Università della Strada, non fucina di delinquenza ma di creatività allo stato puro, quell’energia negativa che aleggiava in quella zona venne trasformata in energia positiva che andava manifestandosi attraverso gli studi sull’arte delle Lettere da parte di tutti gli appartenenti all’XI Blocco e alle nostre produzioni artistiche murali, che abbiamo sempre chiamato “pezzi-piece”.

 

La vostra iniziativa deve, quindi, dare l’opportunità di dare risalto alla storia del Movimento, ed è per tale motivo che mi sono sentito di scrivervi al fine di scambiare opinioni e idee per far sì che non venga dimenticato un luogo che in passato ha avuto un’importanza ed un risalto internazionale.

 

Quell’angolo di strada dove tra il 1992 e 1993 un artista afroamericano proveniente dal South Bronx trasferitosi in quella che era la mia abitazione, insegnava ad un piccolo gruppo di ragazzini della periferia est di Milano, quell’uomo era “PHASE 2 “(1955-2019).

 

Non credo sia corretto nei confronti degli abitanti del quartiere Loreto-Via Padova, limitarsi a realizzare una parete istoriata per riqualificare un territorio, ma è necessaria una presa di coscienza sul valore effettivo e storico della vera vita artistica di un intero quartiere di questa grande città: Milano.

 

Se lo Studio che rappresentate si è preso l’ONERE di riportare luce in questa particolare Via è giusto che debba riportare e riconoscerne anche il suo ONORE.

 

Onore e rispetto al lavoro di un gruppo di ragazzini “XI Blocco”, guidati da colui che allora era poco più che un giovane adulto, che è riuscito a far germogliare dall’asfalto il seme dell’Arte e della Cultura Urbana.

 

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